Museo internazionale delle ceramiche
Durata 2/2,5 h circa
Il Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) è la più grande collezione al mondo dedicata all’arte della ceramica.
Il Mic nasce nel 1908 a seguito dell’Esposizione Torricellina, la grande Esposizione Internazionale dedicata ad Evangelista Torricelli, che ospitò i prodotti di molte manifatture italiane ed europee. Le opere ceramiche donate dagli espositori costituirono il nucleo originario del Museo che negli anni continuò ad arricchirsi di nuovi esemplari. Il fondatore fu Gaetano Ballardini, direttore del Museo fino al 1953.
I bombardamenti subiti nel 1944 durante la Seconda Guerra mondiale ne causarono una distruzione quasi totale che provocò gravi e irreparabili danni sia alle collezioni che all’archivio. Solo cinque anni più tardi il Museo riaprì le porte al pubblico. Ciò avvenne grazie alla tenacia del Ballardini, all’aiuto di tutta la cittadinanza di Faenza e di artisti, governi, ministeri e collezionisti di tutto il mondo.
Oggi, oltre all’esposizione delle collezioni, il Mic sostiene anche attività di ricerca, possiede un laboratorio di restauro ceramico, promuove corsi e laboratori con un impegno didattico sempre innovativo.
Il percorso di visita si dipana all’interno dei 16.000 mq espositivi e parte dal pianterreno dove sono ospitate le grandi civiltà: orientale, precolombiana, romana, greca, etrusca, del vicino oriente antico e islamica.
Si passa poi al primo piano con il percorso dedicato alla ceramica di Faenza, al Rinascimento e al Barocco italiano e alla ceramica italiana dal XVII al XIX secolo. Di qui si accede poi alla zona più moderna con l’esposizione della sezione del primo ‘900 italiano fino al giorno d’oggi. Passando per gli spazi dedicati alle esposizioni temporanee, si arriva alla sala delle Manifatture europee. Qui si trovano le splendide opere donate da Picasso per la ricostruzione delle collezioni moderne del Museo dopo la distruzione bellica.
Nel piano seminterrato è possibile vedere l’esposizione dell’arte sacra e delle targhe devozionali che documentano 500 anni di ceramica a soggetto religioso.
Lasciato il Museo delle ceramiche la visita prosegue raggiungendo con una breve passeggiata il centro della città e Piazza del Popolo.
Sulla piazza, che è il cuore di Faenza, si ergono il Palazzo del Podestà e il Palazzo Municipale. Quest’ultimo in origine era la reggia dei Manfredi, signori di Faenza.
Su Piazza della Libertà, prolungamento di Piazza del Popolo, si affacciano il rinascimentale Duomo (Cattedrale di San Pietro apostolo), la barocca Fontana Monumentale, risalente al 1621, e la Torre Civica o Torre dell’Orologio ricostruita in stile barocco dopo la distruzione in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra mondiale che la rasero completamente al suolo.
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